domenica 20 febbraio 2011

CIRIELLI, SECESSIONE DALLA CAMPANIA... "PRINCIPATAMENTE "



Edmondo Cirielli, colonnello dei Carabinieri (in aspettativa per incarico parlamentare, presidente della Povincia di Salerno, allegoricamente effigiato con riguardo alla proposta secessionista dalla Campania volta all’istituzione della ventunesima regione d’Italia: il “Principato di Salerno”.

mercoledì 9 febbraio 2011

SALERNO "AMARCORD" / SEI ANNI FA YASMINA...


Alla deriva nel mare in tempesta la nave Yasmina si
arenò sulla spiaggia di Torrione il 4 febbraio 2005.
Trasportava, con destinazione La Spezia, 224 pesanti coils di
acciaio.
Non fu facile rimuoverla. Per settimane si susseguirono i tentativi
dei rimorchiatori, mentre veniva dragato il fondale, prima che si
potesse finalmente portarla al largo.
Intanto i palazzi antistanti tremavano a causa delle scosse
determinate dalle forti ondate che si infrangevano sulla fiancata
della nave.
Sorprendeva sempre più, peraltro, il turismo per Yasmina. Ad ammirare
il fenomeno venivano da ogni parte. La meraviglia manifestata
richiamava, seppure nelle dovute proporzioni, la fantastica scena del
Rex nell’onirico, poetico film Amarcord di Federico Fellini.
La stampa non si limitò alla sola cronaca, ma offrì ai lettori
articoli di “colore”, corroborati dalle opinioni di intellettuali,
poeti e scrittori.
All’Università studiosi di varie discipline e politici si
confrontarono sull’ di Yasmina, mentre l’assessore all’
Ambiente Pierangelo Cardalesi dichiarava: “E’ come se fosse caduto un
meteorite. Ne siamo tutti affascinati”.
Intere pagine di giornali dedicò a Yasmina il poeta Rino Mele, docente universitario di storia del teatro e insigne critico delle opere pirandelliane, che ebbe la geniale idea di far dipingere la nave arenata dai più illustri artisti salernitani.

Proprio per dare risalto all’evento disegnai la vignetta
che, con flashback, ripropongo a distanza di sei anni.
Non mancò inoltre l’idea eccentrica di Vittorio Sgarbi con la
proposta di lasciare Yasmina nel mare di Salerno come
un’opera d’arte.