De Luca “apre” ai giovani architetti mentre continua a restare chiuso l’accesso al lavoro. “E’ la peggiore crisi mai vissuta”, si legge nel trimestrale dell’Ordine degli Architetti della provincia, PROGETTO, diretto da Maria Gabriella Alfano.
Bene Sindaco, al lavoro!
C'è urgenza di aggiungere una L alla S del logo. L, come lavoro...
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NOTA CRITICA SUL CONVEGNO
Gerardo Malangone, architetto, ironico caustico columnist e scrittore che scrive per fantasia e passione civile (testate, tra le altre, la Città, Progetto, Cronache del Mezzogiorno, La Voce della Campania, Largo Campo), relativamente all’incontro ha pubblicato sul quotidiano diretto da Angelo Di Marino il brillante articolo “Il principe e i poveri architetti”:
””” Il convegno “Città Nuove”, tenutosi presso la locale sede Architetti il 10
luglio 2012, ha accolto allo stesso tavolo importanti figure istituzionali, coi
relativi interventi. (...)
1) Il Giovane Statistico ha mostrato uno studio-Cresme sull’attuale stato
di salute degli architetti italiani che dice che quelli di Salerno sono i più
poveri: il lavoro non c’è, e quello che c’è se lo pigliano Archistar,
Università, Studi di Iimprese e Colleghi più bravi in Politica-Amministrazione.
Così, il libero professionista agonizza rannicchiato in loculi di prestazioni
parziali, subalterne, collaterali, e per essere pagato aspetta minimo 141
giorni.
2) Il Cattedratico&Preside ha detto alla sala gremita che il Filarete
diceva che del progetto l’architetto è la Madre gravida del Padre, che è il
Principe: dunque, qui serve un uomo potente e vedo che il Primocivis è molto
“attraente” (sic!).
3) Il Primocivis ha detto che bisogna fare-fare-fare e
spendere-spendere-spendere; che il Paese muore perché burocratico,
vetero-ambientalista e non più buono a nulla. Ma io credo nei Giovani!.., dice,
però non spiega in quali precise occasioni i giovani architetti di Salerno si
siano trovati, in 20 anni!, il suo Palazzo vicino: infatti, neanche un lampione
gli ha chiesto di disegnare! Ma questo nessuno lo dice, forse perché i giovani
non finiscono mai, e pure ai vecchi fa bene sentirsi chiamare così.
4) Il Presidente Nazionale Architetti ha detto che la casa è il “Tesoro
d’Italia” e pegno del suo Debito, e va difeso e valorizzato. Perciò, ha ideato
un grande Progetto Nazionale di Recupero e Adeguamento del patrimonio edilizio
anni ‘50/’70 che è in stato di spaventoso valore sismico, energetico,
funzionale, ambientale: perciò, va “ri-lavorato”, e io lo vengo a dire a
Salerno perché voi siete più avanti... Applausi, e tutti felici e contenti...
Ma io, mentre tornavo, pensavo che non tutto il Paese è uguale, e quello
che lì può rianimare un comparto rimasto troppo stabile e pigro può avere
riflessi diversi, qui, dove, nel forno in cui il Puc ha infornato 30/40mila
vani nuovi (che non si riesce a vendere al prezzo desiàto) ne inforniamo un bel
po’ perché “scoperti” obsoleti. Già, ma chi glielo dice ai bravicives che fino
a ieri li hanno pagati 4-5mila euri/mq?
Dove? Ma al Carmine, al Torrione, rioni di case ‘50/’70 cui lorsignori ora
menano un altro salernitano colpo di virtuosa “ricapitalizzazione” europea. Ah,
casa, dolce casa, quanto sei (sempre più) cara, a Salerno!”””.
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